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Un Patto per la crescita del Veneto

Aggiornamento: 1 dic 2024


Gli ultimi dati relativi al Pil, di qualche settimana fa, sono stati una doccia fredda, per chi sparge troppo facile ottimismo sulla situazione economica italiana. Con una crescita zero nel terzo trimestre rispetto a quello precedente, siamo fanalino di coda di un’Eurozona che aumenta poco, ma comunque in media dello 0,4%.


In questa situazione, è grave e sconfortante che la terza Legge di Bilancio del Governo Meloni non contenga alcuna traccia – come peraltro le due precedenti – di quelle strategie anticicliche ed espansive che servirebbero a rilanciare i principali settori della nostra economia. La politica industriale è totalmente assente. Strumenti come il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, i contratti di sviluppo e gli accordi per l’innovazione non vengono rifinanziati. E con una scelta assurda, si taglia di oltre 4 miliardi e mezzo il Fondo Automotive, istituito dal Governo Draghi per sostenere la riconversione ecologica dell’industria automobilistica italiana.


È evidente che tutto ciò – quel che manca, così come quel che c’è di sbagliato – avrà un impatto negativo sul Veneto, cuore pulsante della manifattura italiana e modello di eccellenza industriale, che nonostante i suoi tanti punti di forza vive un momento in cui preoccupazioni e segnali negativi non mancano: sempre considerando il terzo trimestre 2024, la produzione industriale cala (-1,9%), gli ordini dall’estero si riducono (-3,4%) e l’export diminuisce (-1,8% nel secondo trimestre). Anche le assunzioni nell’industria rallentano, mentre aumentano le crisi aziendali, tanto che a settembre sono state autorizzate 8 milioni di ore di Cassa integrazione, livello record da dieci anni a questa parte.


Paghiamo le conseguenze non solo della mancanza di visione strategica del Governo nazionale, ma anche dell’incapacità della Regione di individuare politiche di rilancio del nostro tessuto produttivo.


Per questo il Partito democratico del Veneto propone un “Patto per la crescita”, una piattaforma di interventi nel segno dell’innovazione, della formazione e della sostenibilità, per sostenere imprese e lavoratori, per rilanciare la crescita, per favorire lo sviluppo del territorio e la coesione sociale.


A cominciare dal rifinanziamento del Fondo Automotive, per scongiurare il pericolo di mettere in ginocchio il settore, salvaguardare l’intera filiera e tutelare i lavoratori.


Per poi proseguire con altre concrete proposte.


Il ripristino degli incentivi per l’efficientamento energetico e la sicurezza sismica degli edifici nella misura precedente all’esperienza del Superbonus, per sostenere un settore che da solo rappresenta oltre il 15% del Pil regionale.


La riduzione del costo dell’energia elettrica anche attraverso il disaccoppiamento dei prezzi di gas e luce e l’istituzione di un Fondo per le rinnovabili dedicato alle piccole e medie imprese, con contributi a fondo perduto fino al 50% per impianti di autoproduzione energetica e incentivi per le comunità energetiche locali.


L’istituzione di un Fondo “Intelligenza Naturale” per sostenere la formazione dei lavoratori nelle competenze digitali e green; uno sgravio contributivo del 100% per tre anni per i contratti di apprendistato, in modo di incentivare l’occupazione giovanile; l’istituzione di un’Agenzia per lo sviluppo del Veneto e la sua attrattività, per investire sul trasferimento tecnologico e mettere in collegamento ricerca, formazione e impresa.


L’introduzione di un “Voucher Digitale” per sostenere le micro e piccole imprese nella transizione digitale e una drastica semplificazione normativa per liberare le risorse del Piano Transizione 5.0, bloccate da iter burocratici complessi.


È e sarà, nei prossimi mesi e in vista degli appuntamenti elettorali che ci attendono, uno dei nostri terreni di impegno: aiutare le imprese della nostra regione a competere con più agilità negli sfidanti scenari internazionali, tutelando e riqualificando le lavoratrici e i lavoratori veneti, in modo che le transizioni procedano nel solco della sostenibilità ambientale e insieme sociale.




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